venerdì 24 ottobre 2008

Googlando qua e là #4

www.google.it
key words: denuncia+loredana+morandi

Un risultato a caso.
da un blog 30 Maggio 2004 – 15:05

(...) Credo che esista una sola cosa in grado di distruggere le comunità online, letteralmente: il puntuale arrivo di qualcuno che decide di usare ciò che apprende su di te dal web per colpirti nella tua vita privata. Credo che questa sia la cosa peggiore che si possa fare, in rete.
E, se è sgradevolissima per chi la subisce, è anche fortemente distruttiva per le comunità stesse: il fatto che individui privi di qualsiasi freno inibitorio possano massacrarti le balle (e quelle del tuo datore di lavoro, della tua famiglia, del tuo compagno e di chiunque sia minimamente apparso nella tua vita internettiana, anche per puro caso) a costo zero, senza averne in cambio il minimo fastidio - perchè reagire vuol dire mettersi a delirare assieme a chi delira, o sbattersi e prendersi un avvocato e, magari, spendere pure soldi e dover raccontare il tutto fuori da internet dove, comunque, finisci col sembrare un po’ esaurito pure tu per il solo fatto di esserci incappato e così via - tutto questo, insomma, la gioia di scrivere te la può anche fare passare. L’ho visto succedere diverse volte, ormai. Secondo me, bisogna sperimentarlo per capirlo fino in fondo.
Bene: questo blog ha avuto la mala sorte di inaugurare, se così si può dire, la sbalorditiva vicenda dei Bloggersperlapace che, come molti sanno, ormai è sfociata in un susseguirsi di fastidi per blogger e non-blogger i cui dati sono sparpagliati su miriadi di blog e che ricevono telefonate e minacce. L’altro giorno ho scritto, in un commento su Macchianera.net: “Credo, tuttavia, che prima o poi lo troverà, qualcuno abbastanza tignoso da farle passare il vizietto”. L’ha già trovato, mi pare, e non poteva cascare peggio, con tutta la buona volontà. Qualcuno pensa ancora che si stia dando troppa pubblicità a ’sta tizia. A me invece pare che, proprio perchè il Neri conosce le dinamiche della socialità su internet forse meglio di chiunque altro, abbia concluso che questa è una signora determinata a non smetterla mai più, se non la si convince una volta per tutte. E, credo io, per come è fatta internet, di “vittime” ne può trovare fino alla fine dei tempi.
La storia infinita in versione blogopalla. Quindi, nonostante io provi anche un certo dispiacere personale per questa signora che mi è sempre parsa un po’ confusa, offro la mia più completa disponibilità per qualsiasi iniziativa di autodifesa collettiva, ché credo che siano le uniche che possano funzionare, in questi casi.
Se posso essere utile, fatemi un fischio.

4 anni. Son passati 4 anni da quando son state scritte queste parole. Da più di 4 anni la nostra Loredana Morandi, in compagnia delle sue 45 indentità (ognuna delle quali cura un blog personale con forum annesso per lo sputtanamento gratuito a danni di qualcuno) trita le palle accusando qualcuno, entrando nella vita di quel qualcuno, impugnandola, credendo di impugnarla, mentendo, vantando amici nella magistratura (afferma che al palazzo di Giustizia di Milano le devono favori: Claudio Castelli, Armando Spataro, Ilda Bocassini e Colombo), inventandosi una carriera di giornalista solo perchè ha ripreso con 4 mongoflettici le stronzate in un vicolo; 4 anni e passa a spalare merda in faccia ad innocenti non limitandosi a coinvolgere solo il diretto interessato ma anche famiglie, datori di lavoro, sindacati come se avesse chissà quale potere conferito dalla distorta idea di (In)Giustizia nella sua testa poco sana. 4 anni.
Scusatemi la franchezza ma io per una donna (o pseudo tale) non provo nessuna pietà. Non posso provare pietà per qualcuna che si sollazza a infangare ingiustamente il nome degli altri, inventando prove che non ci sono, creandosele al computer o soltando "supponendo con certezza". Non provo pietà per questa ridicola sessantenne che si appiglia alla mancata scopata con un trentenne per accusarlo di pedofilia, accanirsi contro la sua ragazza e metterla nel suo gioco della denuncia fasulla. Scusatemi, ma non provo pietà per un essere che non ha rispetto per nessuno e pretende il rispetto di tutti nascondendosi in parole grandi come PACE e (fintissima) GIUSTIZIA (...e che alla fine chiede clemenza alla corte con un'avvocato che ne dichiara l'infermità mentale).

Nina

"Anche la bestia più feroce conosce un minimo di pietà.
Ma io non ne conosco, perciò non sono una bestia."
(William Shakespeare, "Riccardo III")

1 commento:

Anonimo ha detto...

A dire il vero lei la mette spesso che più che favori i potenti di turno (inclusa gente tipo Magdi Allam, che mi dovete spiegare che potere possa avere per aggiustarti un processo), cmq ricordo un efficace commento letto in giro, forse da max factor, forse sul suo stesso sito: "farebbe anche pena, non fosse più stronza della merda"...