lunedì 15 dicembre 2008

Trattamento sanitario obbligatorio

Articolo 32 della Costituzione Italiana
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Il trattamento sanitario obbligatorio (T.S.O.), istituito e regolamentato dalla legge 180/78 e successive modificazioni, è un atto composito, di tipo medico e giuridico, che consente l'imposizione di determinati accertamenti e terapie a un soggetto considerato in condizioni di elevato disagio psichico.

Normativa
Dal punto di vista normativo, per procedere a un trattamento sanitario obbligatorio è necessario un certificato medico, prodotto da uno psichiatra del dipartimento di salute mentale presso la ASL, il quale certificato deve essere trasmesso all'ufficio per le politiche sociali del comune, per ricevere l'avallo del sindaco ovvero del funzionario preposto. La procedura può inizialmente vedere anche l'intervento del medico di base o di guardia, il quale avvia il procedimento inviando il soggetto presso il dipartimento di salute mentale.

Il TSO viene disposto qualora una persona necessiti di trattamenti sanitari urgenti, non sia in condizione di esprimere un consenso informato riguardo alle stesse, e non sia possibile prendere adeguate misure extraospedaliere.
Il trattamento sanitario obbligatorio ha una durata massima di sette giorni, ma può essere rinnovato e quindi prolungato in caso ne permanga la necessità; in questo caso tuttavia la procedura può vedere l'intervento del Giudice Tutelare, in caso permanga l'incapacità di intendere e volere del soggetto sottoposto al trattamento.
[Estratto da Wikipedia]

Legge 180/78

La legge 180, Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori, del 13 maggio 1978,[1] meglio nota come legge Basaglia (dal suo promotore in ambito psichiatrico, Franco Basaglia) è una nota e importante legge quadro che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i servizi di igiene mentale pubblici. Successivamente la legge confluì nella legge 833/78 del 23 dicembre 1978, che istituì il Servizio Sanitario Nazionale.

La legge fu una vera e propria rivoluzione culturale e medica, basata sulle nuove (e più "umane") concezioni psichiatriche, promosse e sperimentate in Italia da Franco Basaglia.

Prima di allora i manicomi erano poco più che luoghi di contenimento fisico, dove si applicava ogni metodo di contenzione e pesanti terapie farmacologiche e invasive, o la terapia elettroconvulsivante (che per alcuni casi viene tuttora utilizzata).

Le intenzioni della legge 180 erano quelle di ridurre le terapie farmacologiche ed il contenimento fisico, instaurando rapporti umani rinnovati con il personale e la società, riconoscendo appieno i diritti e la necessità di una vita di qualità dei pazienti, seguiti e curati da ambulatori territoriali.

La legge 180 demandò l'attuazione alle Regioni, le quali legiferarono in maniera eterogenea, producendo risultati diversificati nel territorio. Nel 1978 solo nel 55% delle province italiane vi era un ospedale psichiatrico pubblico, mentre nel resto del paese ci si avvaleva di strutture private (18%) o delle strutture di altre province (27%).[2]

Di fatto solo dopo il 1994, con il Progetto Obiettivo e la razionalizzazione delle strutture di assistenza psichiatrica da attivare a livello nazionale, si completò la chiusura effettiva dei manicomi in Italia.

Nonostante critiche e proposte di revisione, la legge 180 è ancora la legge quadro che regola l'assistenza psichiatrica in Italia.
[Estratto da Wikipedia]

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao-ciao a qualcuno°°°/!

P.S.: l'elettroshock è ancora usato in buona parte del mondo ed è un metodo validissimo, purtroppo ha scontato per anni un'ostilità dovuta alla cattiva pubblicità che gli faceva un film che manco nomino...

Anonimo ha detto...

Sorbi io penso che tu e nina siate decisamente più vicini della Morandi.

A proposito: l'infallibilità di Gallus è un falso.

Okkio che lei otterrà la perquisizione della casa e dello studio legale.

D'altra parte è lui che per questioni di sesso è sceso al vostro livello.

ciao ciao

Dunadicacca ha detto...

....Signora Morandi ma ci sarà pure la marmotta che incarta la cioccolata? E i folletti? E gli gnomi rubamutande? E gli extraterrestri?...ci sarà il soldatino di stagno?...e il questore di Paperopoli? Il sindaco di Topolinia no perchè ha da fare...l'ispettore Ginko viene insieme a Diabolik, ci saranno tutti...tutti...compresi pure il vitello dai piedi di balsa, quello dai piedi di spugna, quello dai piedi tonnati e quello dai piedi di cobalto? Contenta? Tutti per lei...le pilloline a quest'ora non le prende? Tavor, En o serenase?
Dai, stappa un sondino!

Anonimo ha detto...

Mi sembra che elettroshock provochi danni al cervello invece che curare...

Anonimo ha detto...

No, non ci sono dimostrazioni mediche in tal senso, pare anzi al contrario, a parte stato confusionale e minori capacità mnemoniche nei due mesi successivi (ma è chiaro che non lo usi certo per chi ha il raffreddore); dagli anni '70 è stato mitizzato come strumento di tortura e repressione, ma son balle, vedi tu stesso:

http://it.wikipedia.org/wiki/Terapia_elettroconvulsivante#Rischi_ed_effetti_indesiderati