Per il titolo di questo post mi sono ispirata alle tremila barzellette di quando ero più piccina che vedevano protagonisti di solito un italiano, un inglese e un francese. Purtroppo però gli inglesi e i francesi non si prestavano bene per il tema del post; all'inizio di questa storia ignoravo l'esistenza di quello che si nasconde dietro la passione per gli anime e pensavo che la gente si limitasse a guardarli e stop finiva lì la cosa. Invece ci sono anche i Cosplayers cioè i fans dei personaggi di fantasia (da videogiochi, fumetti, film e quant’ altro) che si vestono da quello che è il loro beniamino. Ne deriva che fintanto che ne veste i panni, un vero cosplayer si atteggia e si comporta esattamente come se incarnasse il personaggio che sta rappresentando. La moda è di origini giapponesi, ma ha avuto larga eco anche negli Stati Uniti e in Italia.
Ora, molti di voi sapranno come e quanto in Giapponia la gente creda in queste cose: il manga è quasi una religione, parte integrante della loro cultura, un po’ come per noi gli spaghetti (arte nella quale siamo maestri) o i mandolini (anche se, ammetto, non ho mai compreso questo luogo comune, dal momento che non ho mai visto un mandolino in giro a parte la forma del mio culetto). Ad ogni modo, per arrivare al dunque, come possono gli Americani e gli Italiani sperare di competere con i Giapponesi in questa arte?
Ora, molti di voi sapranno come e quanto in Giapponia la gente creda in queste cose: il manga è quasi una religione, parte integrante della loro cultura, un po’ come per noi gli spaghetti (arte nella quale siamo maestri) o i mandolini (anche se, ammetto, non ho mai compreso questo luogo comune, dal momento che non ho mai visto un mandolino in giro a parte la forma del mio culetto). Ad ogni modo, per arrivare al dunque, come possono gli Americani e gli Italiani sperare di competere con i Giapponesi in questa arte?
L'ORIGINALE
IL GIAPPONESE
E ritornando alle barzellette di quando ero bambina, ricordo che l'italiano era sempre quello che in un modo o nell'altro fregava gli altri con la sua furbizia e perspicacia. Ma qui non c'è trippa per gatti...l'Italia se ne esce con sto ragazzino che più che altro pare 'no sfigato di prima categoria...ma l'ombrellino che cazzo c'entra?...mah...
(*) Al ragazzino sfigato in foto sono stati oscurati gli occhi. Nel sito da cui è stata tratta questa foto non c'è alcuna censura al viso del ragazzo.
7 commenti:
Bhe, dei Cosplay buoni, occidentali ci sono :D
Si vede che quel ragazzino ha dei genitori, magari una sola perché il padre non l'ha mai voluto riconoscere, che provvedono a lui come si deve, mica facendogli vedere tutti gli animi necrocattotropoantisettoentomoporno che ti piacciono a te, ahò!
....oddio allora quella immagine è.....
@ Maxifasso: ebbene sì...povera creatura....
Magari poi ha picchiato qualche altro cosplayer perché aveva il costume (non dico manco "meglio del suo": l'aveva e basta) e/o era straniero, come insegna supermother...
Non pensavo che anche in Italia il Cosplay potesse avere presa, ma questo video dimostra quanti consensi abbia raccolto, vista anche la grande partecipazione durante il recente contest organizzato in occasione del Lucca comics and games
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